Chakra del cuore “Anahata” il quarto Chakra

Segnali di squilibrio di questo Chakra sono l’incapacità di amare, le malattie respiratorie e cardiache, l’egoismo, la disconnessione e l’isolamento, la tristezza.

Il Quarto è il Chakra del cuore, si trova al centro del petto e governa gli organi e gli arti che si trovano in prossimità di questa zona: Il cuore e il sistema circolatorio, i polmoni, il timo e le braccia.

Il suo colore è il verde bensì a questo Chakra venga associato anche il colore rosa

E’ il luogo dove risuona il mistico suono «ottenuto senza percussione», eco della prima vibrazione-fremito dell’universo in procinto di manifestarsi.
E’ rappresentato da un fiore di loto con dodici petali l’elemento correlato è l’aria rappresentata dallo yantra grigio fumo costituito da due triangoli che si intersecano formando una stella a sei punte, simbolo centrale d’equilibrio. E’ lo yantra di Vayu, il dio del vento. I polmoni, analogamente all’apparato digerente, mettono in comunicazione l’interno con l’esterno, sono un tramite tra l’individuo e il cosmo, ma per un’energia più sottile di quella alimentare, più pura.
L’organo di senso rapportato all’anahata è la pelle, sede del tatto.
Nell’anahata chakra l’uomo raggiunge la sua massima evoluzione, la sua completa individualità nell’equilibrio, nell’amore, nella saggezza. Diventa l’asse centrale del cosmo e si prepara per le evoluzioni successive. la ghiandola endocrina a cui è associato è il timo, una ghiandola estremamente importante perché permette la nascita e lo sviluppo del sistema immunitario.
Questo Chakra produce emozioni, come amore incondizionato, empatia e comprensione verso gli altri, sensibilità verso l’ambiente esterno, accettazione, pietà, bontà, il dare ed il ricevere ed in generale il prendersi cura della vita (umana, animale, vegetale).
E’ connesso al diritto di amare ed essere amati, risente di tutte le ferite, armonizza i Chakra bassi e quelli alti, corpo e mente. É il Chakra dell’amore universale e per se stessi della compassione e dell’autoguarigione e della gioia. Un suo cattivo funzionamento è causa di sentimenti quali timore, odio, avversione verso il prossimo, tristezza, disprezzo. L’eccesso porta a dipendenza dagli altri, ad eccessiva dedizione agli altri, mentre la carenza porta al distacco, alla paura di avvicinarsi e al legarsi a cose del passato.
Il blocco si vede dal respiro, il respiro ci permette di entrare in contatto con il dolore che ha causato il blocco, accedendo al dolore si accede alla compassione che è la nostra capacità di entrare in contatto con esso per accoglierlo e guarirlo.

Quì troverai una meditazione guidata da me, per risvegliare questo chakra e la gioia che porta con sè.

https://youtu.be/uMApJoUYXSE